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venerdì 10 aprile 2020

OLTRE LE FACILI SOLUZIONI




I tempi difficili che stiamo vivendo  a causa dell’esplosione della pandemia causata dal Coronavirus Covid-19 ci portano tutti a chiederci se  il senso del nostro cammino vada nella direzione migliore.
Ci chiediamo se le nostre organizzazioni sociali rispondano veramente ai nostri bisogni. Compariamo fra loro le varie ideologie che hanno guidato i popoli nel corso della storia passata e presente , Cerchiamo una soluzione definitiva ai nostri problemi ed una strada  o una soluzione da seguire  con nuova fede.
C’è chi si preoccupa di far ripartire al più presto il sistema economico  mondiale, oggetto probabilmente di una grave depressione,  sottolineando la necessità della creazione di maggiore ricchezza come base per la risoluzione di tutti gli altri problemi sociali. C’è  chi contesta tutto questo, richiamando alla necessità di cogliere l’occasione ‘per rifondare le nostre società sull’obiettivo di una “ decrescita felice”. Chi ancora sottolinea l’importanza   di uno sviluppo ecologico e di una maggiore eguaglianza sociale e mondiale.
Credo che ,comunque,  per affrontare  i tempi difficili che viviamo, prima che di decrescita felice, povertà, incremento spasmodico della ricchezza o di tutte le altre soluzioni proposte   avremmo bisogno tutti   soprattutto di equilibrio.
Bisogno di verità , di bellezza e di conoscenza.
All’interno di tutto questo, la soddisfazione fisica e mentale non è per niente un aspetto da disprezzare; anzi, è una molla indispensabile  che guida il nostro istinto di sopravvivenza spingendoci verso il raggiungimento di un’esistenza piena di vita; tuttavia , è anche vero che comprendere come tutto questo debba essere realizzato in equilibrio nei confronti del nostro rapporto con la natura e con le altre persone sia indispensabile.
Non credo che esistano soluzioni predisposte e/o programmate che ci salvino dal dilemma  e dalle contraddizioni  presenti dall’origine del mondo all’interno dell’essere umano e della società in cui vive.
 Il dilemma fra paura e coraggio, tra  morte e vita con tutto quello che ne consegue in termini di violenza fisica e mentale,  danni psicologici , sociologici , politici ed economici non  sono eliminabili.
Anche le conseguenze umane e sociali di tutto questo  è difficile pensare che possano essere risolte per sempre.
Bisognerebbe credere in una sorta di evoluzionismo costante e virtuoso non solo dell’uomo ma anche di tutto quello che ruota attorno a lui; mentre, nel corso della storia, ci siamo accorti come ogni volta le contraddizioni presenti diventino ancora più drammatiche e globali grazie proprio alla maggiore disponibilità di conoscenze e ricchezza materiale che abbiamo accumulato
.In realtà, siamo sempre uguali nel tempo e posti,  dall’origine del mondo, sempre di fronte agli stessi dilemmi esistenziali e morali ed alla nostra responsabilità.
Ogni volta, dipenderà tutto dalle nostre scelte per vivere al meglio  i tempi in cui ci troviamo, godendo di tutto il benessere possibile.
Sta a noi scegliere se privilegiare l’amore  o l’odio nella nostra esistenza.
Il rispetto o la sopraffazione verso l’altro ,  prendendo come scusante la paura di essere un  possibile oggetto di aggressione a nostra volta.
Una sostanziale   opportunità per tutti di condurre una vita economicamente e socialmente  sostenibile, prendendoci cura di chi è meno capace o fortunato.