Pagine

venerdì 27 maggio 2011

Dal Cairo a Madrid ... e poi?

 

 

Le piazze di 60 città spagnole sono in questi giorni piene di giovani ragazzi che chiedono  il loro diritto alla cittadinanza.

La protesta giovanile ha già modificato i connotati politici dei paesi dell'Africa del Nord  spazzando via, dopo molti anni, regimi autoritari e antidemocratici in nome di una nuova libertà, della democrazia e  del diritto ad una vita dignitosa e piena di speranze.

Oggi, tuttavia ,  masse di ragazzi protestano contro le misure ,giudicate antisociali, del governo Zapatero . Un governo che, fino a ieri, era invidiato ed indicato dai movimenti politici progressisti  degli altri paesi come esempio di modernità di anticonformismo, ed anche capace di assumere decisioni importanti in campo internazionale come quella di ritirare i propri militari dall'Afghanistan.

Eppure, quel governo ,costretto ad affrontare una delle crisi economico finanziarie più gravi del dopoguerra, ha dovuto, per far quadrare i conti, mettere in cantiere misure di risanamento dei conti pubblici che sembrano peggiorare ulteriormente le prospettive delle nuove generazioni.

Non ci troviamo più pertanto di fronte ad  un governo di destra  o autoritario, in questo caso, ma la protesta giovanile è altrettanto forte,

In sostanza, le giovani generazioni di questa parte del mondo  protestano contro uno sviluppo e/o andamento dell'economia e della società che li relega in una posizione di emarginazione e di precarietà.

Una posizione che rende difficile la programmazione e la realizzazione delle proprie giuste aspettative di vita:

E' facile rendersi conto che, di fronte a tutto questo, poco importa quali caratteristiche ideologiche abbia il governo di turno. L'importante è quali scelte e risposte riesca a dare alle esigenze delle nuove generazioni.

Le società in cui viviamo sono  geronto-centriche e godono delle opportunità che la distribuzione della ricchezza e le conquiste della medicina hanno dato ai nuovi anziani ; a quella generazione del boom economico del dopoguerra oggi in parte  neo pensionata ma ancora con in mano le leve del potere .

Tutto questo rappresenta un'opportunità per le nostre società, ma può essere un danno se con altrettanta forza non ci si preoccupa di assicurare il buon funzionamento del ricambio generazionale ,che rappresenta l'altra gamba essenziale del motore dello sviluppo.

Solo unendo l'energia della gioventù con l'esperienza di chi ha qualche anno in più una società può esprimere al meglio le proprie energie.

Cosa chiedono con forza questi ragazzi.?

1)     il lavoro

2)     la casa

3)     la possibilità di partecipare alle scelte  sul futuro della società in cui vivono

4)     la possibilità di programmare il proprio futuro sia che vogliano costituire una famiglia ed avere dei figli o diversamente.

 

Partiamo dal primo punto: oggi la risposta che in Italia viene data a questa esigenza è una disoccupazione giovanile di ca. il 30% (peggiore nei confronti delle donne) ed un lavoro precario come inserimento nel mondo del lavoro.

Abbiamo più volte sottolineato la necessità di portare avanti   le proposte che, su questo punto,  sono state fatte  relativamente all'introduzione del contratto unico a garanzia progressiva e di riforma del diritto del lavoro dal Sen.. Ichino( cfr. proposte e disegni di legge e progetto Flexsecurity)

Sarebbe importante inoltre dedicare al finanziamento delle imprese giovanili( start up e già in essere)  la costituzione  di un fondo di garanzia dello Stato  che faciliti la concessione del prestito bancario.

Ipotizzando una garanzia per almeno il 50% dei crediti concessi  si potrebbe ipotizzare che, con una dotazione di cinque miliardi l'anno, nello spazio di cinque anni, grazie all'effetto moltiplicativo della garanzia,si potrebbero erogare almeno 50 miliardi di finanziamenti  alle imprese giovanili.

Immaginando un taglio medio dell'operazione di 200.000 euro si potrebbero finanziare 250.000 progetti . Se poi considerassimo un'occupazione media nuova  per progetto di ca. 4 giovani  si potrebbe ipotizzare  un effetto di ca. 1.000.000 di nuovi posti di lavoro.

Terza misura l'introduzione del reddito di solidarietà attiva per tutte le situazioni di giovani in cerca di occupazione , inoccupati, licenziati ed emarginati

Sul secondo punto: il problema casa c'è da procedere  senza indugio  a  due provvedimenti:

a)     piano di case popolari per i giovani da realizzare anche con utilizzo di manodopera  remunerata  con un salario minimo concordato con  i sindacati e già  titolare di reddito di solidarietà attiva (1) o in attesa di permesso di soggiorno e/o di  carcerati

b)    introduzione di equo canone sugli affitti e  introduzione di forti disincentivi fiscali per i proprietari di case tenute sfitte.

Mi rendo conto che l'introduzione di queste misure può portare un onere ulteriore per la spesa pubblica  e questo richiede un'opportuna revisione della normativa fiscale  ( cfr.. nota 2)

Sul terzo punto la questione che viene messa in gioco è quella della rappresentanza:se cioè nella società attuale il sistema " partito"  così come è organizzato risponda alle esigenze di partecipazione  ed alle modalità più consone alle nuove generazioni.

Credo che l'introduzione delle primarie a tutti i livelli sia una strada che tutti i partiti dovrebbero perseguire magari con l'introduzione di una legge  nazionale  che modifichi l'attuale legge elettorale.

In secondo luogo ritengo che le organizzazioni  e le associazioni dovrebbero privilegiare tutti quegli strumenti come la rete , i social network ecc che  consentono una partecipazione diretta dei cittadini alle scelte.

Se le nuove generazioni potessero contare almeno su queste iniziative, l'intero paese sarebbe sicuramente  fortemente attraversato da una nuova corrente di energia che pretenderebbe di prefigurare e realizzare nuovi obiettivi di sviluppo.

Potrebbe forse saldarsi il fronte delle generazioni per sfidare insieme i problemi e le opportunità del nuovo mondo nell''era della globalizzazione .

 

1)http://maredelsud.ilcannocchiale.it/2011/03/31/una_proposta_per_il_lavoro.html

 

 

2)http://maredelsud.ilcannocchiale.it/2011/05/04/contributo_ad_una_discussione.html

 

 

lunedì 16 maggio 2011

UNA LEZIONE DALLE AMMINISTRATIVE

 

E  così nonostante le incertezze  e le critiche che da mesi  si ascoltano relativamente  alla limitatezza  della proposta e della validità degli uomini, il fronte della sinistra , al momento, appare vincente.

Il tanto deprecato italiano medio, quello che fino a ieri sera era stato definito ammiccante rispetto al comportamento del "Cavaliere", sembra aver deciso di dargli una  lezione.

Novello Don Abbondio subisce l'arroganza del Don Rodrigo di turno ma alla fine si dimostra  meno complice di quanto ci si aspetti.

Il successo è nell'aria ! C'è stato  a Torino , a Milano, qualunque potrà essere l'esito del ballottaggio, a Bologna ecc.

Quello che tuttavia non bisogna dimenticare è che tutti i problemi relativi al programma, alla struttura  del Partito Democratico  ed alle alleanze sono ancora  più urgenti di prima.

Queste elezioni stanno dimostrando che esiste uno spazio politico per l'alternativa da riempire.

Il cittadino è stanco del teatrino della politica, degli insulti, di una classe politica dai comportamenti discutibili e desidera solamente un po' di chiarezza e delle indicazioni perché il paese riprenda il cammino dello sviluppo.

E' una grande responsabilità per chiunque vorrà aspirare a funzioni di governo.

Prima della ricerca delle alleanze politiche, bisognerà ascoltare le richieste che vengono dai cittadini, dai movimenti  dal mondo del lavoro nel suo complesso.

Bisognerà  dare delle speranze  ed una direzione sicura per la stabilità e la crescita.

Il ruolo del PD all'interno di questo processo è decisivo perché rappresenta la naturale sintesi della tradizione socialista , democratica e cattolico progressista del nostro Paese e può avere tutte le ragioni per riuscire ad intraprendere un discorso allo stesso tempo moderno, orientato allo sviluppo  ma che sappia stare dalla parte dei più deboli.

Bisognerà riuscire a sintetizzare le due anime e le due visioni del mondo del lavoro e del rapporto fra lavoratori ed imprese, presenti nell'area dell'opposizione, per dare una prospettiva sia per l'investimento delle imprese, che per i diritti dei lavoratori, che per la risoluzione del dualismo del mercato del lavoro  e del precariato.

Si dovrà riuscire ad utilizzare la leva fiscale per privilegiare il mondo produttivo rispetto a quello della rendita e per redistribuire la ricchezza a  sostegno delle classi popolari e delle parti deboli della popolazione e dei territori( Piano per il Sud).

Liberare risorse per consentire alle imprese  di destinarle all'investimento nella ricerca e nell'innovazione , secondo un piano nazionale che privilegi i settori  ritenuti più importanti per lo sviluppo.

Non un euro in più di tasse ma una modifica del peso sopportato da ognuno .

Più giustizia  e tutela per il cittadino .

Una riforma radicale della Pubblica Amministrazione in modo che rappresenti  un vantaggio per tutti  grazie alla fornitura di servizi di prim'ordine, riducendo drasticamente le situazioni di spreco e d'inefficienza a cominciare dai costi della politica.

Bisognerà pretendere chiarezza  anche a costo di  non trovare l'accordo con tutti

Per questo è necessario che il PD sviluppi la sua presenza nei territori, nei luoghi di lavoro ( con i suoi circoli a carattere tematico) , nei movimenti di lotta ,nella rete ( con la diffusione dei circoli on line) e con maggiore attenzione  ai social network , ai forum tematici  e a tutti quegli strumenti che possono aumentare la circolazione delle idee in senso verticale ed orizzontale .

Le indicazioni delle  amministrative sono chiare: C'è uno spazio politico per una proposta diversa dal " Berlusconismo" .

Il lavoro è appena cominciato

mercoledì 4 maggio 2011

Venerdi 6 maggio-Sciopero Generale

 

Una giornata di lotta contro il Governo attorno ai temi del fisco e del lavoro.

Venerdi 6 maggio la CGIL scende in piazza rivendicando un mutamento di rotta della politica Italiana.

Le ragioni dello  Sciopero Generale indetto dalla suddetta organizzazione sono state così sinteticamente indicate nel sito della confederazione:

1. Per uscire dalla crisi e avviare la crescita - Difendere il lavoro con un sistema di ammortizzatori sociali che copra tutti coloro che lo hanno perso. Promuovere buona occupazione e nuove occasioni di impiego. Potenziare l'economia con investimenti, spesa in opere pubbliche, innovazione e ricerca, controllo sui prezzi e qualificazione della Pubblica Amministrazione.

2. Per difendere i redditi - Un fisco giusto attraverso una vera lotta all'evasione. Un fisco più leggero per le famiglie dei lavoratori e dei pensionati. Un fisco più pesante sulle transazioni speculative, sulle rendite e sulle grandi ricchezze.

3. Per una nuova politica industriale e per rilanciare gli investimenti - Riordino degli incentivi per un maggiore e migliore sviluppo, puntando su ricerca e innovazione industriale, con particolare attenzione al Mezzogiorno. Nuove misure per il sistema produttivo per portarlo verso settori e prodotti sostenibili ad alto valore tecnologico e di conoscenza. Favorire la crescita dimensionale delle piccole e medie imprese.

4. Per la scuola pubblica, l'università e la ricerca - Investimenti sulla conoscenza e sul diritto allo studio. Sviluppo della qualità per la scuola pubblica, l'università e la ricerca. Considerare la cultura come un investimento per la crescita civile, morale ed economica. Valorizzare il patrimonio storico, artistico, architettonico e culturale del paese.

5. Per un welfare diffuso e di qualità - Rifinanziare adeguatamente il servizio sanitario, il fondo per le politiche sociali, il fondo per la non autosufficienza. Definire un piano nazionale contro la povertà e l'esclusione sociale.

6. Per un adeguato livello delle pensioni e del benessere oltre il lavoro - Meccanismi di rivalutazione delle pensioni e il riconoscimento della quattordicesima. Garantire alle future generazioni un reddito da pensione adeguato. Ripristinare la flessibilità dell'età pensionabile.

7. Per i giovani e per il futuro - Avviare interventi straordinari per creare occupazione e sradicare la precarietà. Costruire un sistema di welfare che dia ai giovani autonomia dalla famiglia.

8. Per le donne, una battaglia per la dignità - Introdurre incentivi fiscali all'occupazione. Garantire la tutela concreta della maternità e introdurre il congedo obbligatorio di paternità. Una legge che impedisca il licenziamento preventivo come le dimissioni in bianco.

9. Per il lavoro pubblico - Rinnovo dei contratti nazionali e dei contratti integrativi contro ogni accordo separato. Blocco dei licenziamenti dei precari e definizione di un piano occupazionale.

10. Per una nuovo politica di accoglienza e cittadinanza attiva dei migranti - Regolarizzare i lavoratori immigrati per sconfiggere la piaga del lavoro nero. Fornire i livelli essenziali di welfare. Regolare i diritti di cittadinanza per superare le discriminazioni a partire dal diritto di voto.

11. Per un federalismo solidale ed efficace a livello regionale e comunale - Definire i livelli essenziali delle prestazioni sociali affinché il federalismo non divida ulteriormente il paese. Garantire agli enti locali le risorse per i diritti sociali, il welfare e l'equità della tassazione. Promuovere l'integrazione socio-sanitaria investendo nei servizi territoriali e nella riqualificazione della rete ospedaliera.

12. Per più democrazia nei luoghi di lavoro - Eleggere ed estendere le Rsu in tutti i settori privati. Misurare la rappresentatività delle organizzazioni sindacali sulla base degli iscritti e dei voti ricevuti nelle elezioni delle Rsu. Garantire ai lavoratori la possibilità di esprimere un voto vincolante sugli indirizzi e sugli esiti contrattuali, ancora di più in presenza di accordi separati

I temi indicati valgono da soli l'adesione alle manifestazioni che si terranno in tutt'Italia.

Particolarmente importante il riferimento ad un Fisco più giusto che effettui un tentativo di redistribuzione delle ricchezze e consenta di reperire le risorse per lo sviluppo, la stabilità , i servizi e gli ammortizazatori sociali mecessari in un'epoca così diversa dal passato e così bisognosa d'intervento dopo le ferite lasciate dalla profonda crisi economica  .

Un altro aspetto importante è il risalto dato ai lavoratori immigrati. Si intuisce la volonta di porsi come punto di riferimento e di aggregazione per un cammino verso la cittadinanza ed i relativi diritti e doveri. Non sono dimenticare neanche le donne ed i precari, asse debole del mondo del lavoro.

Al di là delle parole d'ordine su cui si aprirà il dibattito ,l'importante è la partecipazione degli " ultimi" insieme ai lavoratori stabili ed organizzati. La saldatura di questo mondo del lavoro può essere il primo passo verso il cambiamento purchè sia aperto e disponibile al confronto con le altre forze sindacali e con le forze politiche disponibili a rappresentarli.

CONTRIBUTO AD UNA DISCUSSIONE SULLA RIFORMA FISCALE.

CONTRIBUTO AD UNA DISCUSSIONE SULLA RIFORMA FISCALE.


·

· La necessità di procedere ad un processo vituoso di stabilità e nello stesso tempo di crescita comporta il problema di una allocazione corretta delle risorse fiscali il cui peso è già elevato.

· Tuttavia fino a quando non si sarà riusciti a recuperare il danno economico procurato al Paese dall’evasione fiscale, corruzione e malaffare , sarà necessario da un lato procedere ad una attenta revisione della spesa pubblica ma dall’altra reperire nuove risorse per il finanziamento dello sviluppo, dei servizi e degli ammortizzatori sociali necessari in questa fase della nostra storia.

· Mi sembra utile fare una distinzione fra una modifica fiscale strutturale e legata alla copertura della spesa corrente ed una straordinaria legata al ripianamento dell’eccessivo ammontare del debito pubblico.

Relativamente al primo punto ritengo che alcune misure come:

· -aliquote da portare al 50% oltre 150.000 euro del 55% oltre 250.000 euro del 60% oltre 300.000)

· - aumento dell’ aliquota sulle rendite finanziarie ( ad eccezione dei titoli di stato) al 27% così come è previsto già attualmente sui depositi bancari;

· - tassa sulle transazioni finanziarie dello 0,05% riprendendo una proposta già presente in sede europea e compresa nel programma del PD

· Possano essere pur nella loro gravità accettate se legate ad un minor onere a carico del lavoro dipendente, della famiglia e dell’impresa ( IRAP) e lo sviluppo della scuola , ricerca oltre che all’introduzione delle nostre proposte sul lavoro ( cfr il link.

· http://circolopd.ning.com/forum/topics/una-proposta-per-il-lavoro )

·

· Per quanto riguarda invece il piano di riduzione del debito pubblico ritengo che per almeno cinque anni e fino al raggiungimento dell’obiettivo delle riduzione concertata in campo Euriopeo, le misure patrimoniali indicate siano assolutamente necessarie:

accettazione della proposta della CGIL di introduzione di una tassa patrimoniale dell’1% sul patrimonio mobiliare ed immobiliare delle famiglie superiore tuttavia a euro 2.000.000,00 e non 800.000,00 come proposto ;

· - aumento dell’imposta di successione oltre i 2.000.000,00 euro

· - imposizione tassa patrimoniale dell’1% sui valori immobiliari e mobiliari superiori a euro 2.000.000,00 esposti fra le attività di bilancio di società finanziarie, fiduciarie e immobiliari al netto delle relative passività ma non dei fondi ammortamento

· Rimane come premessa la necessità di una lotta serrata alla corruzione ed all’evasione che da sole rappresentano delle cifre stimate in ca 180 mld di euro e su cui evito di fare proposte per la natura molto tecnica delle stesse e le cui connivenze con la politica e la delinquenza organizzata sono evidenti.

· Agiungo la necessità di rivedere con attenzione tutta la spesa corrente operando con decisione una revisione degli sprechi .