Le piazze di 60 città spagnole sono in questi giorni piene di giovani ragazzi che chiedono il loro diritto alla cittadinanza.
La protesta giovanile ha già modificato i connotati politici dei paesi dell'Africa del Nord spazzando via, dopo molti anni, regimi autoritari e antidemocratici in nome di una nuova libertà, della democrazia e del diritto ad una vita dignitosa e piena di speranze.
Oggi, tuttavia , masse di ragazzi protestano contro le misure ,giudicate antisociali, del governo Zapatero . Un governo che, fino a ieri, era invidiato ed indicato dai movimenti politici progressisti degli altri paesi come esempio di modernità di anticonformismo, ed anche capace di assumere decisioni importanti in campo internazionale come quella di ritirare i propri militari dall'Afghanistan.
Eppure, quel governo ,costretto ad affrontare una delle crisi economico finanziarie più gravi del dopoguerra, ha dovuto, per far quadrare i conti, mettere in cantiere misure di risanamento dei conti pubblici che sembrano peggiorare ulteriormente le prospettive delle nuove generazioni.
Non ci troviamo più pertanto di fronte ad un governo di destra o autoritario, in questo caso, ma la protesta giovanile è altrettanto forte,
In sostanza, le giovani generazioni di questa parte del mondo protestano contro uno sviluppo e/o andamento dell'economia e della società che li relega in una posizione di emarginazione e di precarietà.
Una posizione che rende difficile la programmazione e la realizzazione delle proprie giuste aspettative di vita:
E' facile rendersi conto che, di fronte a tutto questo, poco importa quali caratteristiche ideologiche abbia il governo di turno. L'importante è quali scelte e risposte riesca a dare alle esigenze delle nuove generazioni.
Le società in cui viviamo sono geronto-centriche e godono delle opportunità che la distribuzione della ricchezza e le conquiste della medicina hanno dato ai nuovi anziani ; a quella generazione del boom economico del dopoguerra oggi in parte neo pensionata ma ancora con in mano le leve del potere .
Tutto questo rappresenta un'opportunità per le nostre società, ma può essere un danno se con altrettanta forza non ci si preoccupa di assicurare il buon funzionamento del ricambio generazionale ,che rappresenta l'altra gamba essenziale del motore dello sviluppo.
Solo unendo l'energia della gioventù con l'esperienza di chi ha qualche anno in più una società può esprimere al meglio le proprie energie.
Cosa chiedono con forza questi ragazzi.?
1) il lavoro
2) la casa
3) la possibilità di partecipare alle scelte sul futuro della società in cui vivono
4) la possibilità di programmare il proprio futuro sia che vogliano costituire una famiglia ed avere dei figli o diversamente.
Partiamo dal primo punto: oggi la risposta che in Italia viene data a questa esigenza è una disoccupazione giovanile di ca. il 30% (peggiore nei confronti delle donne) ed un lavoro precario come inserimento nel mondo del lavoro.
Abbiamo più volte sottolineato la necessità di portare avanti le proposte che, su questo punto, sono state fatte relativamente all'introduzione del contratto unico a garanzia progressiva e di riforma del diritto del lavoro dal Sen.. Ichino( cfr. proposte e disegni di legge e progetto Flexsecurity)
Sarebbe importante inoltre dedicare al finanziamento delle imprese giovanili( start up e già in essere) la costituzione di un fondo di garanzia dello Stato che faciliti la concessione del prestito bancario.
Ipotizzando una garanzia per almeno il 50% dei crediti concessi si potrebbe ipotizzare che, con una dotazione di cinque miliardi l'anno, nello spazio di cinque anni, grazie all'effetto moltiplicativo della garanzia,si potrebbero erogare almeno 50 miliardi di finanziamenti alle imprese giovanili.
Immaginando un taglio medio dell'operazione di 200.000 euro si potrebbero finanziare 250.000 progetti . Se poi considerassimo un'occupazione media nuova per progetto di ca. 4 giovani si potrebbe ipotizzare un effetto di ca. 1.000.000 di nuovi posti di lavoro.
Terza misura l'introduzione del reddito di solidarietà attiva per tutte le situazioni di giovani in cerca di occupazione , inoccupati, licenziati ed emarginati
Sul secondo punto: il problema casa c'è da procedere senza indugio a due provvedimenti:
a) piano di case popolari per i giovani da realizzare anche con utilizzo di manodopera remunerata con un salario minimo concordato con i sindacati e già titolare di reddito di solidarietà attiva (1) o in attesa di permesso di soggiorno e/o di carcerati
b) introduzione di equo canone sugli affitti e introduzione di forti disincentivi fiscali per i proprietari di case tenute sfitte.
Mi rendo conto che l'introduzione di queste misure può portare un onere ulteriore per la spesa pubblica e questo richiede un'opportuna revisione della normativa fiscale ( cfr.. nota 2)
Sul terzo punto la questione che viene messa in gioco è quella della rappresentanza:se cioè nella società attuale il sistema " partito" così come è organizzato risponda alle esigenze di partecipazione ed alle modalità più consone alle nuove generazioni.
Credo che l'introduzione delle primarie a tutti i livelli sia una strada che tutti i partiti dovrebbero perseguire magari con l'introduzione di una legge nazionale che modifichi l'attuale legge elettorale.
In secondo luogo ritengo che le organizzazioni e le associazioni dovrebbero privilegiare tutti quegli strumenti come la rete , i social network ecc che consentono una partecipazione diretta dei cittadini alle scelte.
Se le nuove generazioni potessero contare almeno su queste iniziative, l'intero paese sarebbe sicuramente fortemente attraversato da una nuova corrente di energia che pretenderebbe di prefigurare e realizzare nuovi obiettivi di sviluppo.
Potrebbe forse saldarsi il fronte delle generazioni per sfidare insieme i problemi e le opportunità del nuovo mondo nell''era della globalizzazione .
1)http://maredelsud.ilcannocchiale.it/2011/03/31/una_proposta_per_il_lavoro.html
2)http://maredelsud.ilcannocchiale.it/2011/05/04/contributo_ad_una_discussione.html