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lunedì 16 maggio 2011

UNA LEZIONE DALLE AMMINISTRATIVE

 

E  così nonostante le incertezze  e le critiche che da mesi  si ascoltano relativamente  alla limitatezza  della proposta e della validità degli uomini, il fronte della sinistra , al momento, appare vincente.

Il tanto deprecato italiano medio, quello che fino a ieri sera era stato definito ammiccante rispetto al comportamento del "Cavaliere", sembra aver deciso di dargli una  lezione.

Novello Don Abbondio subisce l'arroganza del Don Rodrigo di turno ma alla fine si dimostra  meno complice di quanto ci si aspetti.

Il successo è nell'aria ! C'è stato  a Torino , a Milano, qualunque potrà essere l'esito del ballottaggio, a Bologna ecc.

Quello che tuttavia non bisogna dimenticare è che tutti i problemi relativi al programma, alla struttura  del Partito Democratico  ed alle alleanze sono ancora  più urgenti di prima.

Queste elezioni stanno dimostrando che esiste uno spazio politico per l'alternativa da riempire.

Il cittadino è stanco del teatrino della politica, degli insulti, di una classe politica dai comportamenti discutibili e desidera solamente un po' di chiarezza e delle indicazioni perché il paese riprenda il cammino dello sviluppo.

E' una grande responsabilità per chiunque vorrà aspirare a funzioni di governo.

Prima della ricerca delle alleanze politiche, bisognerà ascoltare le richieste che vengono dai cittadini, dai movimenti  dal mondo del lavoro nel suo complesso.

Bisognerà  dare delle speranze  ed una direzione sicura per la stabilità e la crescita.

Il ruolo del PD all'interno di questo processo è decisivo perché rappresenta la naturale sintesi della tradizione socialista , democratica e cattolico progressista del nostro Paese e può avere tutte le ragioni per riuscire ad intraprendere un discorso allo stesso tempo moderno, orientato allo sviluppo  ma che sappia stare dalla parte dei più deboli.

Bisognerà riuscire a sintetizzare le due anime e le due visioni del mondo del lavoro e del rapporto fra lavoratori ed imprese, presenti nell'area dell'opposizione, per dare una prospettiva sia per l'investimento delle imprese, che per i diritti dei lavoratori, che per la risoluzione del dualismo del mercato del lavoro  e del precariato.

Si dovrà riuscire ad utilizzare la leva fiscale per privilegiare il mondo produttivo rispetto a quello della rendita e per redistribuire la ricchezza a  sostegno delle classi popolari e delle parti deboli della popolazione e dei territori( Piano per il Sud).

Liberare risorse per consentire alle imprese  di destinarle all'investimento nella ricerca e nell'innovazione , secondo un piano nazionale che privilegi i settori  ritenuti più importanti per lo sviluppo.

Non un euro in più di tasse ma una modifica del peso sopportato da ognuno .

Più giustizia  e tutela per il cittadino .

Una riforma radicale della Pubblica Amministrazione in modo che rappresenti  un vantaggio per tutti  grazie alla fornitura di servizi di prim'ordine, riducendo drasticamente le situazioni di spreco e d'inefficienza a cominciare dai costi della politica.

Bisognerà pretendere chiarezza  anche a costo di  non trovare l'accordo con tutti

Per questo è necessario che il PD sviluppi la sua presenza nei territori, nei luoghi di lavoro ( con i suoi circoli a carattere tematico) , nei movimenti di lotta ,nella rete ( con la diffusione dei circoli on line) e con maggiore attenzione  ai social network , ai forum tematici  e a tutti quegli strumenti che possono aumentare la circolazione delle idee in senso verticale ed orizzontale .

Le indicazioni delle  amministrative sono chiare: C'è uno spazio politico per una proposta diversa dal " Berlusconismo" .

Il lavoro è appena cominciato

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