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mercoledì 4 maggio 2011

CONTRIBUTO AD UNA DISCUSSIONE SULLA RIFORMA FISCALE.

CONTRIBUTO AD UNA DISCUSSIONE SULLA RIFORMA FISCALE.


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· La necessità di procedere ad un processo vituoso di stabilità e nello stesso tempo di crescita comporta il problema di una allocazione corretta delle risorse fiscali il cui peso è già elevato.

· Tuttavia fino a quando non si sarà riusciti a recuperare il danno economico procurato al Paese dall’evasione fiscale, corruzione e malaffare , sarà necessario da un lato procedere ad una attenta revisione della spesa pubblica ma dall’altra reperire nuove risorse per il finanziamento dello sviluppo, dei servizi e degli ammortizzatori sociali necessari in questa fase della nostra storia.

· Mi sembra utile fare una distinzione fra una modifica fiscale strutturale e legata alla copertura della spesa corrente ed una straordinaria legata al ripianamento dell’eccessivo ammontare del debito pubblico.

Relativamente al primo punto ritengo che alcune misure come:

· -aliquote da portare al 50% oltre 150.000 euro del 55% oltre 250.000 euro del 60% oltre 300.000)

· - aumento dell’ aliquota sulle rendite finanziarie ( ad eccezione dei titoli di stato) al 27% così come è previsto già attualmente sui depositi bancari;

· - tassa sulle transazioni finanziarie dello 0,05% riprendendo una proposta già presente in sede europea e compresa nel programma del PD

· Possano essere pur nella loro gravità accettate se legate ad un minor onere a carico del lavoro dipendente, della famiglia e dell’impresa ( IRAP) e lo sviluppo della scuola , ricerca oltre che all’introduzione delle nostre proposte sul lavoro ( cfr il link.

· http://circolopd.ning.com/forum/topics/una-proposta-per-il-lavoro )

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· Per quanto riguarda invece il piano di riduzione del debito pubblico ritengo che per almeno cinque anni e fino al raggiungimento dell’obiettivo delle riduzione concertata in campo Euriopeo, le misure patrimoniali indicate siano assolutamente necessarie:

accettazione della proposta della CGIL di introduzione di una tassa patrimoniale dell’1% sul patrimonio mobiliare ed immobiliare delle famiglie superiore tuttavia a euro 2.000.000,00 e non 800.000,00 come proposto ;

· - aumento dell’imposta di successione oltre i 2.000.000,00 euro

· - imposizione tassa patrimoniale dell’1% sui valori immobiliari e mobiliari superiori a euro 2.000.000,00 esposti fra le attività di bilancio di società finanziarie, fiduciarie e immobiliari al netto delle relative passività ma non dei fondi ammortamento

· Rimane come premessa la necessità di una lotta serrata alla corruzione ed all’evasione che da sole rappresentano delle cifre stimate in ca 180 mld di euro e su cui evito di fare proposte per la natura molto tecnica delle stesse e le cui connivenze con la politica e la delinquenza organizzata sono evidenti.

· Agiungo la necessità di rivedere con attenzione tutta la spesa corrente operando con decisione una revisione degli sprechi .

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