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martedì 12 luglio 2011

IL TEMPO DELLE SCELTE

Un vero e proprio attacco speculativo ha colpito il nostro Paese.

Dai titoli bancari, che hanno subito le perdite più vistose nonostante le parole rassicuranti sulla solidità del sistema bancario italiano pronunciate da Mario Draghi, sino ai titoli di Stato che ora dopo ora hanno incrementato il loro spread rispetto ai Bunds tedeschi.

Ciò comporterà l'ulteriore allontanamento degli investimenti esteri in Italia ed un maggior onere degli interessi sul debito pubblico, già intorno agli 8o Mld di euro. In poche parole, ancora minori risorse a disposizione per la nostra economia.

Avevamo già definito la manovra di stabilizzazione portata avanti dal Governo come iniqua , perché rischia di peggiorare ulteriormente le condizioni di vita di alcune categorie di persone come i pensionati e prefigura una riforma fiscale che riduce al 40% l'aliquota massima nei confronti dei redditi più elevati;irresponsabile perché sposta il grosso degli introiti nella nuova legislatura , poco credibile perché le promesse sono sempre oggetto di incredulità e ne è la prova l'attacco speculativo odierno.

Eppure se andiamo a leggere punto per punto il decreto legge elaborato dal governo ci potremmo rendere conto delle difficoltà che sta incontrando l'opposizione nel criticarlo.

C'è un tentativo di riduzione dei costi della politica,di semplificazione e di selezione della spesa con la ricerca dell'introduzione dei costi standard come parametro di riferimento, ci sono richiami all'utilizzo dei fondi europei, agevolazioni fiscali nei confronti del lavoro al sud e dei giovani imprenditori .. La volontà di sostenere l'innovazione , la capitalizzazione delle PMI ecc. Il tentativo di tassazione della rendita finanziaria , delle Banche e delle Assicurazioni. Tutte misure sicuramente migliorabili ma che vanno nella direzione giusta.

Quello che manca è la decisione di realizzare una discontinuità col passato che ci metta nelle condizioni di voltare pagina e di far ripartire la crescita.

Il nostro Paese ha bisogno di stabilizzare la spesa pubblica e di risanare il debito ma ha soprattutto bisogno di liberare le energie di cui è in possesso-

Libera iniziativa, meritocrazia , legalità e giustizia sociale sono le quattro condizioni indispensabili e pre/economiche per far ripartire il nostro Paese e bisognerebbe che in maniera rapida ed efficace ci si occupasse di creare queste condizioni.

E' vero, si comprende e si sottolinea l'importanza dell'accordo del 28 giugno fra Confindustria e Sindacati che può rappresentare una base importante per la crescita, ma se non si abbraccerà definitivamente il progetto della flexsecurity, prospettato dal Sen. Ichino (1) per consentire una allocazione corretta delle risorse umane verso le realtà più produttive ed il superamento della tragedia della mortificazione lavorativa delle nuove generazioni lo spreco delle risorse umane diventa insostenibile.

Accanto a questo bisogna che l'Opposizione ed il PD in testa prendano coscienza che è loro compito promuovere la richiesta di reperimento delle risorse necessarie alla stabilizzazione e allo sviluppo chiedendo un sacrificio alle classi agiate.

E' necessario ,perché altrimenti il Paese rischia l'implosione e la decadenza definitiva che non potrà non coinvolgere anche i più ricchi. C'è da dire inoltre che molte posizioni di agiatezza in questi anni si sono realizzate anche in modo non sempre limpido, approfittando di favoritismi ,elusioni fiscali ecc che di certo non hanno favorito la meritocrazia e la libertà d'iniziativa.

Se oggi pertanto si richiederà a questi settori sociali di essere lungimiranti ed offrire un loro speciale contributo non credo che si realizzi una ingiustizia o una prepotenza.

L'importante è che le disponibilità rivenienti da queste misure siano esclusivamente indirizzate allo scopo proposto.

Più volte abbiamo ritenuto che il rientro del peso del debito pubblico entro limiti più accettabili nel tempo richiesto dall'UE e dai mercati possa essere realizzato con una patrimoniale di scopo che possa essere applicata sui grandi patrimoni superiori ai 2 milioni di euro.

Per reperire invece risorse per lo sviluppo (soprattutto attraverso l'utilizzo del credito di firma dello Stato a sostegno della leva finanziaria) è importante aumentare e non ridurre le aliquote sui redditi superiori a 100.000 euro con scaglioni progressivi.

E' il momento delle scelte .

L'opposizione non può pensare di essere credibile e soprattutto di avere una utilità senza assumere posizioni radicali su questi punti.

E' possibile che queste scelte possano allontanare dal nostro partito molte persone, ma non ha senso continuare a cercare un consenso privo di contenuti significativi e proporsi al governo senza che questo comporti un cambiamento radicale delle prospettive del nostro Paese.

I tempi non lo permettono!

(1) cfr anche " una proposta per il lavoro" documento del Circolo PD on line " Libertà è Partecipazione"

http://circolopd.ning.com/forum/topics/una-proposta-per-il-lavoro





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