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domenica 14 giugno 2015

IL GABBIANO

           

Vola il gabbiano bianco e grigio

Vola maestoso sul mare

Vola sulla terra, vola nel cielo.

 

Affascinato dall'orizzonte e dal sole

Si ferma a volte ad aspettarti per

Seguire i sentieri del tuo cuore.

 

 

Gli sono compagne le note del canto

Che, con un lieve sussurro,

Fluiscono dalle tue labbra

Gli è fedele la luce dei tuoi occhi

In cui si specchia nelle ore più cupe

 

Se la lotta e la paura lo hanno segnato,

lavalo nell'acqua fredda dell'oceano,

cura le sue ferite, stecca le sue ossa,

fa' che non si stanchi di volare

 

Lo stormo si allontana e lo reclama

e volare in mezzo   è il suo destino.

Potrà allora raccontare

dei mondi lontani conosciuti

e di come si possa volare

da soli in alto controvento.

Così in alto da bruciarsi al sole!

 

Incaponendosi capriccioso

Nelle sue passioni, lo osserverai,

Ormai vecchio, sorridere sornione

Per il piacere di volare

Avvitandosi in cielo

Incurante della morte.

 

 

Roma, 12 luglio 2004

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