" La ripresa del processo di
accumulazione del capitale ha fornito la spinta maggiore (+0,5 punti
percentuali il contributo alla crescita degli investimenti) accompagnata da una
espansione più contenuta dei consumi delle famiglie (+0,2 punti percentuali il
contributo). La variazione delle scorte ha fornito un apporto negativo
(-0,5 punti percentuali) mentre il contributo
della domanda estera netta è tornato ad essere positivo (+0,2 punti
percentuali) a seguito dell’incremento sia delle importazioni di beni e servizi
(+1,2%) sia delle esportazioni (+1,6%), in significativa accelerazione dopo il
rallentamento nel secondo trimestre"(fonte: Nota mensile sull'andamento
dell'economia italiana Novembre 2017 ISTAT)
I principali settori d'esportazione riguardano
poi (Fonte: Ministero Sviluppo economico):
a) Macchine di impiego generale 23.685M(2014)
5,9% 23.524M(2015) 5,7% 22.922M(2016) 5,5% 14.903(gen-ago2016) 5,5%
15.829M(gen-ago2017) 5,4%
b)Altre macchine di impiego generale 21.513M (
2014) 5,4%- 22.1118M(2015) 5,4% 22.829M(2016) 5,5% 14.773M (gen-ago2016) 5,4%
16.161M ( gen-ago2017) 5,5%
c) Autoveicoli 15.257M(2014) 3,8% 19.962(2015)
4,8% 21.278M(2016) 5,1% 13.457M(gen-ago2016) 4,9% 15.523M(genago2017) 5,3%
d) Medicinali e preparati farmaceutici
18.797M(2014)4,7% 17.597M(2015)4,3% 18.908M(2016) 4,5% 12.266M(gen-ago2016)
4,5% 14.035M(gen-ago 2017) 4,8%
e)Altre macchine per impieghi speciali
18.982M(2014) 4,8% 19.777M(2015) 4,8% 20.196M 4,8% 12.988(gen-ago2016) 4,8%
13.376M(gen-ago2017) 4,6%
f)Articoli
di abbigliamento, escluso l'abbigliamento in pelliccia 15.573M(2014) 3,9%
15.808M(2015) 3,8% 16.199M(2016) 3,9% 10.838M(gen-ago2016) 4,0% 11.249M(gen-ago
2017) 3,8%
g)Prodotti chimici di base, fertilizzanti e
composti azotati,materie plastiche e gomma sintetica in forme primarie
13.234M(2014) 3,3% 13.567M(2015) 3,3% 13.339M(2016) 3,2% 8.723M(gen-ago2016)
3,2% 10.035M(gen-ago2017) 3,4%
h) Prodotti derivanti dalla raffinazione del
petrolio 13.927M(2014) 3,5% 12.281M(2015) 3,0% 9.942M(2016) 2,4% 6.196M(
gen-ago2016) 2,3% 8.647M(gen-ago2017) 3,0%
L'Italia mantiene il suo aspetto manifatturiero anche se alcuni
settori semi-artigianali ,come quello della lavorazione del cuoio , delle
calzature e dei mobili non crescono se non addirittura diminuiscono . Assente
anche fra i primi posti il settore alimentare.
L'aumento significativo degli investimenti
privati, credo che evidenzi il successo dell'iniziativa del
governo con il programma "Industria 4.0"; tuttavia, al momento, è
l'incremento delle ore lavorate che consente alle imprese italiane di resistere
e svilupparsi sui mercati.
"L’attuale fase di tonicità del mercato
del lavoro è accompagnata dal forte incremento delle ore lavorate (+0,7% in T3 rispetto a
T2). Conseguentemente si riduce la produttività del lavoro sia in termini di
ore lavorate sia in termini di unità di lavoro ""( fonte: Nota mensile
sull'andamento dell'economia italiana Novembre 2017 ISTAT)
E questo è l'altro problema che abbiamo
davanti che va dalla precarizzazione al vero e proprio sfruttamento, in alcuni
casi. Non potremo ricucire dei valori reali di convivenza sociale ed una
cultura altrettanto valida, se non sapremo dare un'indicazione importante su
questi temi. L'aumento della produttività ha bisogno degli investimenti
tecnologici; ma, anche, di un utilizzo migliore della risorsa umana, della sua
valorizzazione e della sua formazione (a tal proposito rimangono inascoltati da
anni gli incitamenti di Romano Prodi verso un rilancio delle scuole tecniche)
Non si può rimandare ad esempio l'aumento
significativo dell'ora di lavoro precario rispetto a quello
stabilizzato.Bisogna inoltre ricominciare a parlare della sicurezza del lavoro
e dei limiti al possibile sfruttamento.
C'è poi
una questione che, prima o poi, dovrà essere affrontata in maniera chiara ed è quella del volto italiano della
"flexisecurity".
Questa ha dei limiti che sono molto pesanti:
a) il processo di tutela del lavoratore si
limita all'ASPI ed ai contratti di ricollocamento e potenziamento degli uffici
del lavoro in fase ancora d'implementazione. Deve essere affrontata e risolta
la questione della disoccupazione di lunga durata, l'inattività e la difficoltà
d'ingresso nel mercato del lavoro oltre che della conseguente marginalità. :
Questa è una questione di cui l'intera società deve farsi carico.
b) L'applicazione del " Jobs Act"
deve essere estesa quanto prima al mondo del lavoro pubblico. Questo è
essenziale per modificarne radicalmente l'aspetto e migliorare l'utilizzo della
risorsa lavoro. Accanto a questo va chiesta la possibilità di passaggio da un
settore all'altro della Pubblica Amministrazione con la necessaria graduazione rispetto
all'anzianità di lavoro ed anche il possibile trasferimento territoriale: Non
ultimo, va considerato anche il demansionamento, pur mantenendo la retribuzione
percepita al momento, ma senza ulteriore accesso a scatti retributivi
automatici . Allo stesso tempo, il sistema premiante e la retribuzione del
settore pubblico vanno radicalmente modificati nel segno della meritocrazia , dell'efficienza e dell' educazione
complessiva del sistema pubblico Italiano a lavorare per obiettivi .
c) bisogna limitare la possibilità di utilizzo
del lavoro precario come durata ed applicazione ed aumentare in maniera
significativa il suo costo orario rispetto al lavoro continuativo: Devono
essere inoltre totalmente equiparati gli aspetti di tutela e di contribuzione.
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