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giovedì 9 febbraio 2017

PRIORITA' PER UN PROGETTO PAESE



Le difficoltà presenti in questa fase della storia del nostro Paese e del quadro internazionale che lo circonda richiederebbero un profondo ripensamento globale sui sistemi di organizzazione sociale.
L’eredità culturale del secolo scorso ci ha lasciato alcuni modelli di riferimento importanti che andrebbero aggiornati sulla base dei nuovi problemi che ci troviamo ad affrontare. Primo fra tutti il pieno utilizzo della risorsa lavoro, intesa come completa espressione delle sue potenzialità umane, ed un adeguato investimento della ricchezza prodotta in un  futuro rispettoso dell’ambiente e della persona.
La lezione socialdemocratica  e cristiano sociale sono quelle che forse più di tutte   sono riuscite  ad interpretare meglio i bisogni delle persone  realizzando, come  diceva  Einaudi, quella sintesi  fra libertà individuale e socialismo necessaria per il benessere sociale. Il socialismo rappresentava il limite posto ad una libera iniziativa irrispettosa del bene comune; mentre, la libertà d’azione individuale rappresentava  il limite nei confronti del controllo eccessivo e totalitario sul singolo componente della comunità. Senza la creatività personale e la possibilità di andare oltre ,nella sperimentazione, non vi sarebbe innovazione.
Non possiamo pensare che le soluzioni siano preconfezionate ed oggi si pone il problema , al contrario, di avere l’umiltà di ricominciare a riflettere e cercare insieme nuove soluzioni che permettano una nuova stagione di collaborazione sia all’interno delle nostre società che nei rapporti internazionali, sconfiggendo le tentazioni isolazioniste e protezioniste spacciate come risolutrici della corretta sete di sicurezza sociale  ed individuale di ognuno di noi.
Venendo ai problemi del nostro Paese,  non possiamo evitare di notare la pesantezza di una crisi economica perdurante che si accompagna ad una  altrettanto grave crisi  della cultura sociale e politica.
Ritengo che un’azione di governo che  si ponga l’obiettivo di risollevare il paese in questo momento, dopo la brutta battuta d’arresto della sconfitta del fronte del SI al Referendum Costituzionale, non possa prescindere dall’affrontare le seguenti priorità:

A)      PIANO NAZIONALE DEL LAVORO 
       Un polmone di lavoro che permetta di gestire insieme il fenomeno immigrazione e  la disoccupazione italiana di lunga durata contemporaneamente alla ricerca di un lavoro continuativo con l’assistenza dei centri per l’impiego. Al contrario di una logica puramente assistenziale e di sussidio  che espone poi le persone ad un contemporaneo  ingresso in un mercato del lavoro illegale e marginale  , l'inserimento di queste risorse produttive all'interno di un piano nazionale del lavoro ( con la creazione di squadre di lavoratori impegnate sia nella costruzione di alloggi popolari e di strutture sociali  sia nella messa in sicurezza del territorio  o nel recupero produttivo di aree agricole del demanio pubblico, nel settore dell’assistenza domiciliare verso anziani  ,malati ecc. ecc.).  potrebbe costituire un percorso d'integrazione sociale. Colmerebbe, inoltre, il vuoto  prodotto dall'abolizione dell'art 18  restituendo al lavoratore la continuità  della  sua condizione di lavoratore pur all'interno di una mobilità d'impiego. L'integrazione al lavoro dei migranti, arrivati legalmente o illegalmente nel nostro paese, potrebbe poi essere il veicolo più opportuno per una loro reale integrazione ed il successivo ottenimento della cittadinanza.

B)      RIDUZIONE DEL CUNEO FISCALE DEL LAVORO
Un altro intervento, su cui è necessario procedere, è quello della riduzione del cuneo fiscale sul lavoro a carico delle imprese. In questo caso, è necessario prevederne il passaggio a carico della fiscalità generale.

C)       RIFORMA FISCALE che operi con i seguenti strumenti:
i)     tassazione specifica dello 0,20% sulle ricchezze finanziarie detenute dalla famiglie italiane. Secondo i dati forniti dalla Banca d’Italia le ricchezze finanziarie al 2014 ammontano, al netto delle passività, a ca. 2.991 miliardi di euro. Una tassazione aggiuntiva dello 0,20% (pari ad esempio a ca. 200 euro su di un montante di 100.000 euro) darebbe risorse per ca. 5,9 miliardi d’euro annui
ii)        tassazione  sulle transazioni finanziari;
iii)       tassazione del 75% sugli utili  delle istituzioni finanziarie ed                               assicurative  relativi alle  operazioni di  derivati;
iv)       tassazione patrimoniale progressiva sui patrimoni immobiliari superiori a 1M di euro;
v)       tassazione progressiva  sulle successioni ereditarie d’importo superiore  a 1M di euro;
vi)       riqualificazione spesa pubblica
vii)     aliquote progressive IRPEF  a partire dai 70.000 euro in su  da cui si possono ricavare maggiori risorse annue di  ca. 10MM;

D)      RIFORMA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. 
    Introdurre la gestione delle attività e delle prestazioni lavorative per obiettivi quantificabili e verificabili legando ad essi anche il sistema premiante. Introdurre anche nel settore pubblico  le modalità dell’impiego privato compreso il possibile demansionamento, trasferimenti da un  settore e l’altro della pubblica amministrazione e il trasferimento  territoriale .Tutto questo accanto ad una completa revisione e riqualificazione della  spesa pubblica

E)    TUTELA DELLA MATERNITA’. Misure che aiutino le famiglie e le donne a gestire  senza problemi  la maternità senza limitazioni in campo lavorativo( penalizzazioni e licenziamenti) e con adeguati sostegni  delle strutture pubbliche  ( asili nido ecc).Prevedere  misure  anche nei confronti delle aziende  che si trovano a sostenere dei costi maggiori  per sostituire il personale in maternità. (  può essere proponibile anche l’utilizzo del personale coinvolto nel progetto di cui al punto A  del Piano nazionale del Lavoro)

F)     RIFORMA DELLA GIUSTIZIA . Maggiore responsabilità gerarchica sui PM e revisione del sistema carcerario  ( con introduzione del lavoro obbligatorio come base per il recupero sociale delle persone) . Maggiore severità nell’applicazione delle  pene specialmente in caso di omicidio.

G) PROGRAMMA D’INVESTIMENTI PUBBLICI  , anche in sinergia con i privati, con particolare attenzione alla ricerca ed innovazione e valorizzazione del patrimonio culturale , artistico e paesaggistico del paese senza tralasciare la manutenzione e messa in sicurezza del territorio

H)   sul piano internazionale  MANTENIMENTO DELLA PERMANENZA ALL’INTERNO DEL PROGETTO EUROPEO ed impegno per una maggiore integrazione. Insistere sull’azione europea comune di contenimento dell’immigrazione  con investimento nelle aree di partenza.

  Attorno a questi  otto punti è possibile  tentare la mobilitazione delle persone volta alla creazione di un movimento collettivo d’impegno civile e politico per la rinascita del nostro Paese, dove ognuno possa trovare uno spazio per la realizzazione del proprio futuro.
Una società civile fondata sulla solidarietà , integrazione e sviluppo della creatività ed iniziativa personale all’interno di un progetto sociale condiviso di sviluppo e di crescita economica,  nel segno del rispetto della persona e dell’ambiente. 

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