La mia
impressione è che stiamo per arrivare al punto di non ritorno se la Commissione
Europea ed i vari Stati membri non prenderanno entro l'anno 2015 la decisione
di adottare politiche di sostegno e svilupo della domanda aggregata con azioni
a livello centrale sostenute dalla BCE per importi dai 1000 ai duemila miliardi
di euro .Dei tentativi della BCE di dare soldi alle banche destinati alle
imprese ( operazione TLTRO) non si vedono ancora i frutti . Voglio sperare che
sia una questione di tempi e che almeno questa iniziativa possa trainare tutte
le aziende votate all'esportazione che possono avere ancora degli sbocchi
sufficienti ad investire .Uno dei problemi più gravi per le imprese
italiane è rappresentato dalla mancanza
di fiducia sul ritorno dell'investimento.Non si può giustamente generalizzare;
ma è evidente che vi sono seri problemi sia in Italia che nel mercato europeo
,se è vero che siamo in deflazione. Un'Europa che pur sollecitando
comportamenti corretti e virtuosi ( riforme strutturali e serietà di bilancio)
non riesce a fare politiche espansive di sostegno alla domanda aggregata e
d'investimento che i singoli stati non vogliono ( cfr Germania) o non,possono (
Italia , Grecia , ecc per motivi di bilancio ) fare , può essere quasi all'alba
di forti tensioni nazionali , sociali ed anche internazionali che possono
scardinarla.
Quando la
gente comune non lavora e non trova un progetto da perseguire, qando aumentano
i " nemici" da indicare come colpevoli ( anche a ragione in alcuni
casi ) della nostra insicurezza non c'è da stare tranquilli e considerare tutto
questo come "inevitabile" se non vogliamo ritrovarci tra qualche anno
come coloro che videro passare davanti ai loro occhi chi andava nei campi di
concentramento .
Nessun commento:
Posta un commento