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giovedì 25 novembre 2010

La scuola e le risorse

 

 

 

Gli studenti ed il mondo della scuola sono in uno stato di aperta contestazione che non sembra limitarsi alla protesta  nei confronti della riforma del Ministro Gelmini, ma  mette in discussione la prospettiva precaria del proprio futuro.

La principale preoccupazione è vedere la solitudine di queste lotte nei confronti del mondo politico.Non che non vi siano stati segnali importanti di solidarietà: primo fra tutti quello del segretario del PD , On. Bersani ma il loro contenuto non sembra adeguato.

Non si può non essere  d'accordo con il severo giudizio sulla riforma Gelmini e sul sostegno di principio al mondo della scuola pubblica e alle sue lotte; ma, se vogliamo fare un passo avanti sia su questo problema che su altri, fino a finire con la scelta delle alleanze, dobbiamo una volta per tutte affrontare il problema delle risorse disponibili.

A parità di risorse, si può solo contestare la politica dei tagli lineari operata da Tremonti e quindi scegliere con chiarezza i settori della spesa pubblica da penalizzare a favore di altri . Questa scelta va fatta subito e con chiarezza ... altrimenti si rischia di fare pura demagogia senza ottenere credibilità.

Seconda questione : il piano di stabilità europeo ci chiamerà dal 2011 a mettere in piedi un piano credibile di rientro del nostro debito pubblico che si attesta sul 120% del PIL. Questo significa che non solo le risorse sono limitate ma che si dovranno sostenere nei prossimi anni manovre di rimborso di diverse decine di miliardi ciascuna.

A questo punto non si può rimanere ancorati alla debole proposta di riforma fiscale approvata nella recente assemblea nazionale del PD senza ritrovarsi con un fucile scarico in mano. Le scelte sono dolorose( tassare in maniera forte rendite, patrimoni e redditi alti e prevedere la galera per l'evasione fiscale) ma dividono  con chiarezza il mondo della destra (che non può operare una redistribuzione della ricchezza pena perdita del proprio consenso elettorale) ed un mondo di sinistra che invece deve pretendere la redistribuzione della ricchezza ( detenuta da una ristretta minoranza della popolazione) del nostro paese attraverso la leva fiscale diretta e indiretta a sostegno del mondo produttivo e delle classi sociali più povere .

Delle alleanze politiche, che abbiano la possibilità di durare,   si potranno fare solo tra chi condivide la stessa  impostazione di fondo e le stesse scelte.

Una riforma seria della scuola passa attraverso scelte  propedeutiche di questo tipo.

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